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Visualizzazione dei post da 2013

Il pugno nello stomaco.

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Ho sempre pensato alla Sicilia come terra ricca d'arte e cultura, scrigno di tesori e di fenomenali tracce di antiche civiltà. Fenici, Greci, Cartaginesi e poi Romani, Arabi, Spagnoli. Tutti hanno attraccato su queste coste, tutti hanno invaso, depredato e razziato, ma tutti hanno anche donato a questa terra cultura e civiltà. Ma il 1968 un lembo di questo meraviglioso territorio, la Valle del Belice , è stata attaccata dal peggiore degli invasori, quello che non fa differenze, non discrimina, colpisce tutto quello che giace sulla crosta terrestre, con potenza distruttiva. Il Belice sconvolto dal terribile sisma, venne ferito a morte e paesi come Gibellina (TP), distrutti, rischiando di gettare nell'oblio la storia di quel popolo. Fu come un pugno nello stomaco, un colpo che blocca il respiro, che ferma il tempo, che rende gli uomini inermi, che ne toglie l'aria vitale. Non fu, però, un colpo definitivo, Gibellina e i suoi abitanti si ribellarono allo strap

#12mesi12righe "Il punto di vista...".

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Il punto di vista…il trucco è quello. Sono mediterranea certo, ma sono nata e cresciuta al nord, fra le nebbie e i tetti ricoperti di ghiaccio, dove l’asfalto invernale è un insidioso tappeto di bianca lanugine gelida. Eppure mi dirigo sempre a sud…nevicava il giorno in cui sono nata, forse è da quella freddissima giornata inconsapevole che cerco il sole abbagliante, il caldo torrido e i colori smaltati del sud. Un sud che a volte è solo di pochi chilometri più a sud da dove sono ora. Le coltri grigie e le piogge interminabili non consentono l’esplodere di rutilanti emozioni, concentrano e sedimentano il nostro essere, ci insegnano la contemplazione, ma quando i piedi fremono per la voglia di danzare sulla terra calda e polverosa è a sud che dobbiamo volgere il cammino per permettere alle mie emozioni di maturare come frutta al sole.   Rosarita Berardi Scrittrice Faenza (RA) rosaritab@gmail.com

#12mesi12righe "Facce di bronzo".

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Le facce di bronzo sono una categoria indefinibile, geni della cialtroneria, artisti del disprezzo, vermi striscianti nell'humus dell'immoralità. Ma quattro giorni fa, a Reggio Calabria, ne sono ricomparse due di cui se ne erano perse le tracce da sette anni. Queste però, appartengono a quel genere che è lecito invidiare, due omaccioni di quasi due metri, con testa alta e sguardo fiero da guerriero, nati dal mare di Riace. Saranno loro che riporteranno a Reggio Calabria gli affamati di storia, arte e bellezza, saranno loro che riporteranno Reggio al centro della cultura del Mediterraneo. Spero solo che qualche altra faccia di bronzo, dal basso della sua comoda poltrona, non ne offuschi la visione! Lella Giornalista freelance Milano-Reggio Calabria

#12mesi12righe "Odio il grigio".

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Il Sud non è solo il punto di origine di tutti noi, ma è soprattutto "il punto di vista".(cit.) Il Sud è un modo di vivere, di pensare, di confrontarsi. Il Sud è tutto e il contrario di tutto. Il Sud è luminoso e tenebroso. Il Sud è profumato e puzzolente. Il Sud è coraggioso e vile. Il Sud è generoso e avaro. Il Sud è accogliente e discriminante. Il Sud è colto e ignorante. Ma il Sud, per me, è soprattutto la terra d'origine di Falcone, Borsellino, Livatino, Cassarà, Rostagno, Impastato, Scopelliti, Mattarella, Fava, Puglisi, Vassallo, Tedesco...Il Sud è bianco e nero, forse è proprio per questo che lo amo, profondamente. Io odio il grigio! Giancarlo Taini Castelfidardo (AN) Manager di anime, scrittore per hobby

#12mesi12righe "So andare...".

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So andare, porto in tasca la voglia di viaggiare Meraviglie, avventure sto vivendo Sempre più intense, ancor di più Non ho cambiato vita e non smetto di sognare Ma stando in carrozzina continuo a sfidarmi Con il mio mare, il mare Questo volto che mi assomiglia Avanzo scommesse Ho la vittoria stretta al mio petto Perché li ove il blu si fa più blu, si annullano le differenze Tento alla pace, sublimo la vita In apnea il silenzio divento me stesso Angelo Delfino (dedicata a Martino Florio, ragazzo paraplegico, che nella riserva marina del Plemmirio (SR) ottenne il record mondiale di immersione ad aria nella sua categoria).

#12mesi12righe "L'uomo del Sud".

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Da sempre mi sento "uomo del Sud". E fin dall'adolescenza ho cercato di capire e di studiare il nostro Sud italiano, anche e soprattutto per dare il mio contributo a lenire le ferite inflitte dalla storia, ma pure da alcuni suoi figli. Al Sud ho dedicato la mia tesi di laurea, la cui conclusione mi appare tutt'oggi (a distanza di 37 anni) ancora attuale, emblematica e quasi senza speranza: "Il Suicidio del Sud". Tutto adesso si gioca su quel "quasi". Perciò, mi rallegro ogni qual volta trovo persone, specialmente giovani, che si battono per il Sud, con anelito e speranza. Con i ragazzi di Latitudine Sud siamo chilometricamente lontani dal nostro "genius loci" ed io, purtroppo, anche da esule. I miei auguri più sentiti e il grazie per moltiplicare tempo ed efficacia per questo nostro irriducibile grande AMORE! Domenico Lanciano Giornalista Agnone del Molise (IS) mimmolanciano@gmail.com

#12mesi12righe "Senza meta".

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Viaggiare senza meta, vera essenza del viaggio, girovagare liberamente tocca il profondo del nostro essere, apprezzare sfumature con occhi più attenti, quelli del cuore... Penso ad un viaggio così da molto, un viaggio verso Sud, un viaggio verso una luce brillante, una luce che rischiara l'anima. Penso ad un viaggio verso le mie origini, capire perché questa luce così intensa non brilla più nelle anime degli uomini, non ne illumina le menti, non ne riscalda i cuori. Un viaggio ripensato secondo schemi nuovi, più umani, alla scoperta del motivo perché una terra così piena di risorse possa aver subito un declino così accentuato, una trasfigurazione così evidente. KKK Blogger o presunto tale! @kkkmarano Ringrazio per la foto Francesca Palmieri

#12mesi12righe "Ritornare a casa".

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Paul Young cantava in una canzone del 1983: "Dovunque poso il cappello quella è casa mia".  La vita è una strada che si deve percorrere e tocca a noi viverla come una gita o come un trasloco, come una perdita o come un ritorno. Il concetto stesso di casa ha, per questo, infinite declinazioni. A me piace pensare che "casa" abbia in sé, come parola, e quindi come immagine mentale, le categorie della partenza e del ritorno.  Non si può che partire da una casa, quella paterna, le tue radici e non si può che approdare ad un'altra casa, la tua. Ma si può veramente costruire qualcosa solo se si ha un'eredità alla quale accedere e attraverso la quale leggere il nuovo e l'imprevisto.  La tua "casa" quindi è un ritorno costante a ciò che ti costituisce, le tue origini.  Ed anche se, purtroppo, "so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca", questo mio essere distante è costante abbraccio alla

#12mesi12righe "S.U.D.".

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Io le 12righe le interpreto in verticale: S udore U miliazione D evastazione S olidarietà U manità D eterminazione S olari U biquitari D isarmanti S ud U nica D estinazione La Simo Mamma, Moglie e Insegnante @LaSim072

#12mesi12righe "Quel ramo sul lago Arvo".

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Tremule le foglie ed i penduli rami nel suo riflesso... E così tacito pensiero sospinto oltre i flutti, sospira! Impallidito campo da velo rugiadoso, ovattato di silenzio. Persino il sole sfuma i suoi raggi che dispersi nella nebbia riscaldano il Core meo. Ed è mesta natura in questa sua vesta, rattrappita nel primo inverno. Una fredda coperta brilla sul lago, dai pini svettanti si levano dolci melodie. Il verde dei boschi si staglia verso l'azzurro e il sole fa giochi di ombre. La Natura ha regole tanto più semplici e i giorni come le ere lasciano piccoli segni. Ascolta ed io son già il frullo di foglie... Ada Occhiuzzi Resp.Marketing Parco della Sila @occhiuzzi_a

#12mesi12righe "Rotolo a Sud".

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Quando vai nel Sud del mondo  ti accorgi che i sorrisi della gente sono diversi. Lo sguardo è illuminato, gli occhi brillano. Mi piace vivere rotolando verso Sud, come cantano i Negrita,  farmi trasportare dai colori e dai suoni di un mondo lontano,  vivendo le ore con calma e gustandomi ogni attimo. Il vento ti accarezza i capelli,  il sole ti riscalda e davanti a te un tramonto,  uno dei più belli mai visti prima. Culture lontane, tradizione vive. Quelle persone sono interessate a te e sono felici se anche tu lo sei nei loro confronti. Sara Boccolini Blogger / Social Media Marketing Specialist Firenze @83saretta saraboccolini.it

#12mesi12righe "Ombrelloni".

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Scoprire, dopo tanti anni, insenature marine, come trecce verso la profondità, con tanti pesci,  da esplorare con una semplice maschera; proprio lì in un posto vicino casa,  poco balneato, perché molto trafficato. Le cose più belle, così vicine, è sempre così... Incontrare la colorata donzella del mare, l'affascinante medusa Cassiopea, il giocoso millepiedi,  le tartarughine verso la vita e le scalinate-cascata, acqua dal cielo al mare.  Cantare, sognare, mangiare e saper stare insieme.  Dormire  una notte a Pentedattilo, studiando strategie contro i "papataci", di giorno alla ricerca di chi c'è  stato in "tempo benestante" e gustare, staccando dal balconcino sullo stretto, chicchi d'uva  che non trovi altrove. Molto spesso si sente un evento, un luogo, un incontro, per quello che  c'è, ma in certi casi è anche quello che non c'è, che resta...uno spazio libero. Annà, Porto Salvo  e Melito (vecchio) con le sue piazzette in scala e i colori sui

#12mesi12righe "Sudanima".

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Altro motivo per restare non c'è, andare è un bisogno essenziale Cercare altrove un motivo per andare e dopo tornare Sarà che tempo forse non c'è, non c'è rassegnazione Per tutti quelli che come me hanno il Sud radicato nel cuore Come una mamma mi stringe a sé, dice: "figlio, non mi lasciare" Ma il futuro che è scritto per me, è la parola migrare Sui miei sogni, i miei anni han gettato la sorte, solo per trenta denari Mi han lasciato automa sola con la morte e la mia terra grida "rimani"! Il Sud è l'anima che vive in me, la mia valigia e il mio viaggio Altro motivo per restare non c'è ma resto con amore e coraggio Perché il mio Sud è la mia musa e la mia poesia "Resto, mamma non voglio andare via" Mariella Matera per #12mesi12righe Creative Graphic Designer Briatico (VV)  materamariella.wordpress.com   @mariellamatera

Provincia di Magna Grecia.

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"Cara Signora Malena..." Su una bianca distesa di marna finivano accartocciate le parole di Renato (Giuseppe Sulfaro), per la Signora Scordia (Monica Bellucci). Una falesia di calcare e argilla, fra spiagge di sabbia fine, per i pensieri del ragazzo di Tornatore. Fra Porto Empedocle (AG) e Realmonte (AG), quell'"altipiano d'argille azzurre sul mare africano", come ne scrive Camilleri, è la Scala dei Turchi, nei dintorni di Agrigento, provincia di Magna Grecia. Distesa di marna a Scala dei Turchi Tappa obbligata, quella che per le leggende popolari, è questo luogo di riparo per i pirati saraceni. Un riparo dove vento ed acqua come pazienti scalpellini hanno modellato una gradinata naturale, dalle linee morbide, facile da scalare, ma non per tutti, come a dire che le acque limpide e trasparenti sottostanti, bisogna meritarsele. A duecento metri dalla riva, due scogli, "u zitu" e "a zita", ma la storia del perchè di questi nomi l

#12mesi12righe.

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Il 1 Dicembre Latitudine Sud compie un anno in rete. Siamo ancora piccoli ed inesperti, ma in questo anno di partecipazione attiva alla comunità digitale abbiamo conosciuto persone e realtà che ci hanno reso ancor più consapevoli della validità del nostro progetto. Partendo proprio da questo presupposto vorremmo, con tutti voi, condividere questo momento. Ci è venuta quindi,  l'idea farvi raccontare qualcosa di voi, che riguardi i nostri territori. Raccontaci una storia che ti ha colpito, emozionato, percorrendo quei tracciati lontani dalla retorica e dai luoghi comuni, tutto in 12 righe. L'idea è che tu scriva 12 righe. Noi le postiamo sul nostro blog con il tuo nome e tutti i tuoi riferimenti. Le prime 12 righe del tuo post diventeranno un tweet che potrà essere ritwittato, citato con l'hastag #12mesi12righe. Sarà il regalo di compleanno più bello. Lo scritto che potrà essere un brano, una poesia, una canzone ecc. con tema il Sud, dovrà essere inviato in f

SpaccaNapoli Bike.

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I ragazzi di SpaccaNapoli Bike Il napoletano ha spesso un approccio critico e refrattario, è come un soldato che non crede nella vittoria, quindi non combatte e perde in partenza. Questo è dovuto al fatto che siamo bombardati da notizie negative. Per questo Napoli e i suoi abitanti devono rinunciare a partecipare ad iniziative virtuose, coinvolgenti e sostenibili. Niente affatto! Nonostante questa lettura dell'indole napoletana, Francesco Brusco e i suoi amici, non si sono dati per vinti. Sono gli ideatori di SpaccaNapoli Bike , un'associazione nata da semplici appassionati di ciclismo che hanno pensato di provare a diffondere la cultura delle due ruote nella città partenopea, in barba al luogo comune che girare in bicicletta a Napoli è pericoloso e faticoso. << Le nostre motivazioni - spiega Francesco , uno dei responsabili del progetto, - sono sia di ordine ambientale che ideale: vogliamo cambiare l'opinione dei napoletani. Salite ripide, distanze proibit

Acerenthia, borgo abbandonato.

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In autunno, il cielo al tramonto è di un colore viola straordinario, qui in Sila. Ed è al tramonto che si accendono i camini, dove castagne scoppiettano sul fuoco e funghi porcini, appena colti, profumano l’aria di essenza di terra umida e fertile. Il camino arde e sprigiona serenità, un bicchiere di vino rosso colmo, lega, riscalda l’anima, rende più loquaci, smussa gli angoli più spigolosi…      I resti di San Teodoro Acerenthia Questa è la storia di un pomeriggio passato in Sila, a casa di amici, in un autunno che bussa alle porte, che trasforma la natura, i suoi frutti, i suoi colori. La Sila in questa stagione ne è carica e  ce li dona con estrema generosità. Siamo nelle vicinanze di San Giovanni in Fiore (CS), grosso centro agricolo dell’altopiano silano,  all’interno del perimetro del Parco della Sila e il tempo scivola via amabilmente aprendo le porte ad una serata mite, mentre tra una chiacchiera ed un’altra ed un sorso di vino, il padrone di casa ci racconta la sto

VisionArt.

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Ok, ci siamo! Finalmente dopo un duro periodo di lavoro, riparte il nostro progetto “ VisionArt” , che speriamo possa essere il simbolo di quello in cui noi fermamente crediamo: la mescolanza . Il progetto ha come fondamenta l’arte e la cultura, non ha scopo di lucro e si basa unicamente sulla reciproca condivisione e solidarietà tra chi propone e chi fruisce. Un concetto ultimamente molto in voga e molto cool, ma che a volte, è forse, fin troppo evanescente. “ VisionArt ” è un progetto indipendente di promozione di spazi culturali e di artisti - principalmente non professionisti - di tutta Italia, che vogliano proporre la loro arte attraverso una piattaforma inusuale e gratuita, che li faccia interagire con soggetti che recepiscono tali proposte in altri territori, con altre culture. Il progetto ha il fine di offrire un’opportunità di contaminazione culturale in luoghi diversi da quelli in cui si vive, aperto a tutti gli artisti che  hanno difficoltà a far conoscere la loro

Dreaming Calabria.

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Tramonto in Sila Negli anni ’70  la denominazione viaggio di nozze non stava a significare viaggi esotici e lussuosi ma, più banalmente, un breve soggiorno, di solito in località romantiche per definizione: Venezia, Firenze , Roma... per i più ricchi: Parigi. Mi sposai in settembre (september more...), il mese più bello dell’anno se Madame Malinconia si sposa con voi. Nè troppo freddo, nè troppo caldo e una tavolozza di colori caldi e intensi per i quali ringraziare ogni mattina gli dei. Eravamo originali per l’epoca e decidemmo un viaggio di nozze itinerante, non programmato, che ci portasse ad esplorare i confini marittimi a sud della nostra penisola. Scendemmo fino a Sibari e lì decidemmo di tagliare la punta dello stivale e attraversare la Sila diretti a Vibo Valentia. L’altopiano si offrì alla nostra esplorazione con dignità maestosa e un po’ austera. Si concesse un chilometro alla volta , rivelendoci i suoi misteri con parsimonia, sì che potessimo meglio gustarli. Era

Un "Oktoberfest" alternativo.

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L'Ottobrata L'Ottobrata di  Zafferana Etnea (CT) è uno di quegli eventi che anima il mese di ottobre di questa piccola cittadina alle pendici del vulcano più grande d'Europa. E' una festa dove la cultura enogastronomica si sposa con arte, tradizione e storia di questi luoghi. Tutte le domeniche di ottobre, un pullulare di genti invade le sue caratteristiche stradine, fondendosi con cibo ed esposizione artistica di piccoli artigiani che presentano i loro prodotti, a volte come piccole opere d'arte. La pietra lavica, i ricami, il legno e il ferro diventano protagonisti plasmati da mani sapienti.  I caratteristici pittori di carretti colorano invece queste ancora miti giornate autunnali. Pittore di carretti Era un po' che non mi recavo all'Ottobrata di Zafferana e solleticato dall'idea di potermi inebriare nei piaceri e nei profumi di Bacco, decisi di dedicare la domenica appena passata a tali libagioni. L'Ottobrata è soprattutto la festa

Cilento: non solo mare, non solo estate.

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Da qualche giorno è finita l'estate, ma non è sicuramente finita la voglia di viaggiare e farvi viaggiare attraverso parole e immagini.  A volte l'autunno, con i suoi colori tenui e la natura che comincia a spogliarsi trasmette un pò di malinconia...ma non sempre è così. Vogliamo guidarvi in uno dei territori più interessanti del nostro sud, in cui storia e natura insieme, appassionano: il Cilento .  La raccolta di immagini di questo video è straordinaria ed è un ottimo spunto per un tour attraverso luoghi carichi di suggestioni. Le temperature ancora miti e i panorami di questa terra, che degrada rapidamente verso il mar Tirreno ci consegnano, soprattutto in direzione monte, luoghi in parte poco conosciuti alla massa, ma dalle meraviglie storico-architettoniche notevoli.  Il castello di Camerota, la torre di Velia o il campanile di Perdifumo, per citarne alcuni. E poi il mare d'autunno, che s'infrange su questi scogli e si adagia su queste spiagge è sempre una m

Ritorno a Segesta.

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Il Tempio di Segesta Il 26 settembre ricorre il ventitreesimo anniversario della morte di uno degli scrittori italiani del novecento più apprezzati nel mondo: Alberto Pincherle. Con lo pseudonimo più conosciuto, Moravia nacque e visse a Roma, fino alla sua morte, fino a quel caldo pomeriggio di inizio autunno. L'approssimarsi di questa ricorrenza mi ha fatto riscoprire, tra le sue innumerevoli opere, una in particolare, forse quella meno conosciuta, ma per me,la più affascinante e carica di emozioni: "Viaggio a Segesta". Emozioni di un meraviglioso viaggio in Sicilia, pubblicato su "Vie d'Italia" del 1960 edito da TCI. "Il sole, quella mattina, sulla strada che menava a Segesta, nonostante la bella luce primaverile e il verde lustro delle colline, aveva un'intensità che faceva già presentire l'estate. Ancora un paio di mesi, pensavo e le rocce cinerine che si nascondono sotto l'erba folta di questi poggi saranno messe a nudo su pe

Green Fathers.

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Percorrere strade alternative, costruire nuovi itinerari, muoversi attraverso l’eco sostenibilità del turismo e non fermarsi solo davanti al classico panorama o al monumento storico, ma vivere a pieno il territorio, consapevoli che attraversarlo, guardarci dentro, riserva sempre molte sorprese. Nel blog abbiamo sempre cercato di tracciare percorsi inusuali, che rispondessero a tale filosofia, che interagissero totalmente con i luoghi da visitare, per conoscere a fondo tutto di essi. Abbiamo provato a farlo con “Coast to Coast”, con “ViaggiaTorri”, ma anche con i suggerimenti dei nostri lettori, con “Salentu” e “Don’t forget Corazzo”. Sicuramente sono tra gli esempi della filosofia che fin dal primo post ci guida e che è, per noi, la strada maestra, il nostro leitmotiv, per proporre la vera alternativa. Il Canforo di Capodimonte (NA) Quella che qui vogliamo proporre è una visione di itinerario ripensato guardando dentro di esso, esaltando l’architettura ambientale che madre

Preghiera per la Madonna di Polsi

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Il Santuario della Madonna di Polsi (San Luca RC) Preghiera alla Madonna della Montagna di Polsi Per la festa del 2 settembre 2013 O Maria, Quante cose sono successe in queste foreste di Aspromonte, dove sorge il tuo tempio di Polsi! Già molto prima dell’incarnazione di Gesù nel tuo grembo, i Bruzi, schiavi-pastori dei Lucani, abbandonarono i loro padroni e trovarono rifugio in questi boschi, dove vissero liberi. A loro si unirono i Pitagorici sopravvissuti alla rivolta di Crotone, che qui condussero vita ritirata. E più tardi anche Spartaco, con gli schiavi ribelli a Roma, trovò qui aiuto tra i Bruzi. Poi, quando si diffuse su queste terre il Vangelo, tu fosti raffigurata con il Bambino Gesù in braccio, madre forte e sicura come un ulivo secolare. Allora la Calabria fu chiamata Aghiotòkos, Madre di Santi, e San Luca ebbe quattro monasteri basiliani: San Nicola di Bùtramo, San Salvatore del Giardino, San Giorgio di Pietra Kappa e Madonna di Polsi. Dalle icone delle chie