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Alarico, il tesoro e un fiume con una "S" di troppo.

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Caselle in Pittari (SA) Ph. Francesca Di Sio A volte i dettagli sono determinanti. Una dimenticanza, un fraintendimento, spesso storcere una parola o ancora pronunciarla con accento diverso può cambiare la storia di una persona, di un luogo e della sua comunità. Tutto legato al re visigoto e al suo famoso e mai scovato straordinario tesoro. Raffigurazione della morte di Alarico Leggenda vuole che alla sua morte, avvenuta nel V secolo d.c., il possente e sanguinario sovrano venne seppellito nel greto del fiume Busento nei pressi di Cosenza. Ma forse non è così, forse c'è un'altra leggenda. Un altro fiume, con lo stesso nome, con una "S" di troppo. Nel Cilento esiste un corso d'acqua che, nei pressi di Caselle in Pittari (SA), sprofonda nelle più cupe viscere della terra attraverso un anfratto nella roccia, nell'immediata periferia dell'abitato. "La Rupe" così chiamata dagli abitanti della zona, è una profonda dolina che pare proietta