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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Storie di ordinaria follia.

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Quello di Soveria Mannelli (CZ) è un territorio ricchissimo di acqua, in superficie e nel sottosuolo. E’ qui che nasce il fiume Amato, uno dei più importanti della Calabria, citato già da Aristotele, con il nome di “Lamete”, giudicato navigabile e che nella sua corsa verso il mar Tirreno divenne infrastruttura naturale che diede vita all’attuale Lamezia.  Grande è la presenza di torrenti, se ne contano sei nel perimetro comunale e tutto il comprensorio ha questa forte connotazione. Non da meno il sottosuolo, con moltissime vene d’acqua che diventano sorgenti in diversi punti. Soveria Mannelli è il paese delle fontane, dal  1600 ne sono state costruite più di 25, molte per un agglomerato di poco più di tremila abitanti spalmati su venti Kmq. L’acqua che sgorga da queste cannule è cristallina, freddissima,  è simbolo della salute e della vita, a volte è accostata allo scivolare dei pensieri, alla tumultuosità dell’esistenza odierna, ma anche alla stagnazione, carpita da conche

"Sa Sartiglia".

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Il Carnevale , con i suoi riti, i suoi costumi, le sue origini…in tutto predomina la morte. Ed è quello il senso che prevale, ma con buona dose di derisione e sarcasmo. Diceva tempo fa Franco Cardini “ il Carnevale è una festa inquietante che viene vissuta nell'ombra della morte .” E' il classico avvicendarsi del tempo, un tempo che muore, cupo e tetro e uno che rinasce, che avanza.  La Quaresima entra con prorompenza e vigoria nell'immaginario degli uomini perché è anche il simbolo (profano) della rinascita della natura, del colorarsi e illuminarsi del giorno. Ma il Carnevale è anche un momento propiziatorio, una spinta verso un periodo più ricco. Una spinta che, nell'antichità era affidata a veloci cavalli che trainavano sfavillanti bighe in folli corse per sfidare la morte. In molte manifestazioni carnevalesche, in Italia, è ancora così e ce n’è una in particolare dove la corsa è proprio quel momento propiziatorio, ma allo stesso tempo ripudia l'ide

L'appello di un' Archeologa.

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Ciao a tutti,  mi presento, per chi già non mi conosce, sono Pina Alloggio archeologa e guida turistica della meravigliosa Regione Puglia . Ho deciso di scrivere queste poche righe per cercare di esprimere quanto può essere importante un minimo contributo da parte di ognuno di noi per la realizzazione del progetto ArcheoInTour . Il progetto intende realizzare itinerari culturali e turistici alla riscoperta di quei luoghi del lavoro abbandonati da tempo e che hanno rappresentato la vocazione di molti territori del nostro Sud Italia. Parliamo di un progetto di valorizzazione della storia dell'archeologia industriale, portato avanti da appassionati ed esperti del settore che vorrebbero far conoscere secondo un percorso dell'anima e della memoria luoghi che identificano il sacrificio, molto spesso fisico, delle popolazioni dei luoghi che si andranno a raccontare.  In campo ci saranno un blogger, due archeologi, una scrittrice,  due fotografe e un videomaker che compir