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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

CALAFRIKA MUSIC FESTIVAL. La nuova location.

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Il festival interculturale più importante del sud Italia si terrà a Pianopoli (CZ). Un nuovo scenario, costituito da sinuose colline e caratteristici paesaggi montuosi ospiterà quest’anno il Calafrika Music Festival, che vedrà la sua realizzazione all’interno del territorio lametino, più esattamente lo sfondo sarà la particolare località di Pianopoli. Quest’area geografica, che rientra in una delle zone con maggior presenza migratoria, rappresenta il panorama ideale per l’attuazione di una manifestazione interculturale di questo tipo. Inoltre, l’Associazione MigrAzione (organizzatrice dell’evento) ha riscontrato una notevole disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale, e soprattutto ha trovato nella figura del Sindaco Gianluca Cuda un eccellente interlocutore. Queste le principali motivazioni che hanno spinto gli organizzatori a cambiare la scenografia del Festival, quindi non più il piccolo borgo di Jacurso (CZ), dove si erano svolte le passate edizioni, ma un nuovo l

Itinerari digitali.

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Da domani, 30 aprile, anche il Parco Nazionale della Sila sarà fra le tre aree naturalistiche che potranno essere visitate online sul sito del Ministero dell’Ambiente dedicato alle aree protette, www.naturaitalia.it , nella sezione “Vivi le aree naturali”.   Infatti, grazie all’intesa tra Google, il Ministero dell’Ambiente e Federparchi, sette sentieri di tre fra i più bei Parchi d’Italia – oltre alla Sila, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello d’Abruzzo, Lazio e Molise - potranno essere visitati “virtualmente” direttamente dal computer o dal telefonino. In seguito a questo accordo, da qualunque parte del mondo alcune delle zone di queste splendide aree protette potranno essere quindi percorse e visitate consentendo a chiunque di scoprire le bellezze naturalistiche ed ambientali che si snodano fra i sentieri di questi Parchi italiani. Il tutto grazie a Streetview, il servizio gratuito di Google Maps che consente di visualizzare foto panoramiche a livello stradale di a

...oltre i luoghi comuni.

Endemicamente, la Calabria non gode di una buona nomea, specie in questi ultimi tempi a causa di note vicenda che riferiscono in modo martellante tutti i media e che nascono esclusivamente da episodi di cronaca nera. Piccole e grandi problematiche assemblate in un unico contenitore, date in pasto all’opinione pubblica senza soluzione di continuità e soprattutto senza il giusto e doveroso discernimento tra i fenomeni episodici e quelli patologici. Su Locri gli strali sembrano ancor più ingombranti e ossessivi. Senza sminuire l’aspetto patologico della questione, Locri meriterebbe di essere, qualche volta, citata anche per il suo aspetto storico, turistico, sociale, di innovazione. L’unico messaggio che invece riesce a passare, su questa cittadina dello jonio reggino, è che lo stereotipo cucitole addosso da quasi tutti i media è inalienabile. Conoscere un luogo per la sua storia, la sua cultura, i suoi luoghi non significa avere il prosciutto sugli occhi, ma l’unico modo per c

Il nervo scoperto

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C’è un nervo che percorre il nostro sud.  E’ un nervo scoperto.  E’ stata l’infrastruttura simbolo del boom italico degli anni Sessanta, ma allo stesso tempo uno dei tracciati più discussi, denigrati, abbandonati e strumentalizzati della nostra penisola. Oggi è purtroppo, il simbolo dell’inefficienza e della inadeguatezza delle istituzioni, è l’opera che ha pagato e sta pagando, per la sua costruzione e manutenzione, il più alto prezzo in vite umane.   La Salerno-Reggio Calabria o, più correttamente, Napoli-Reggio Calabria, posa la sua prima pietra il 1959, voluta fortemente dall’allora Primo Ministro, Amintore Fanfani. La sua storia è paragonabile alla più famosa ed imponente opera di Michelangelo nella patria della cristianità. E’ stata ed è tutto ed il contrario di tutto, scambio di favori tra politica e società, terreno di scontri istituzionali e persino spunto di localismi fuori da ogni logica. Ma la A 3, derivante dal collegamento tra A2 (Napoli-Salerno) e

Trekking di Primavera.

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Rifugio del Conte Orlando Sulle tracce del Conte Orlando Tempi di percorrenza A/R 2 ore Diff E – Dislivello m.150 Questa escursione ci fa penetrare in uno dei santuari della natura più profonda e selvaggia, da autentico Wilderness. Siamo nel massiccio dei monti dell’Orsomarso versante sud-ovest del Parco Nazionale del Pollino, nell’alta valle del fiume Argentino, che scorre ai nostri piedi e sfocia nel Mar Tirreno. Percorreremo insieme i sentieri, costellati delle prime fioriture di “ crocus ”, che conducono al rifugio del leggendario Conte. Il primo rifugio costruito nei pressi delle “Falaschere”, tra impervi dirupi che si diramano verso valle, datato 1904 fu voluto dall’allora circolo cacciatori di Mormanno, ed era “ luogo di adunata di comitive per la caccia al raro e pregiato capriolo nonché a daini e cinghiali”. La leggenda racconta che intorno al 1700 un frate spagnolo, Ieronimo da San Josè, si stabili, nelle adiacenze del paese, al santuario della torretta, a

ViaggiaTORRI

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Le nostre coste, da sempre, sono punteggiate da centinaia di torri che ci riportano a tempi lontani e che ci ricordano come, soprattutto la parte meridionale della nostra penisola, fosse preda di conquistatori e pirati che saccheggiavano e depredavano i popoli stanziati sulle zone costiere. E’ per questo che si costruirono questi avamposti, prima con funzioni di segnalazione poi, con le prime scorribande dei Turchi, a metà del XV secolo, come primo baluardo di difesa, sempre più massicce e con mura spesse più di quattro metri. Torre Fornillo Positano (SA) Oggi sono lì, molte abbandonate e lasciate ad un lento ed inesorabile degrado, quando sono invece parti splendide di patrimonio architettonico e storico, che il mondo intero ci invidia e che bisognerebbe difendere con forza e valorizzare, soprattutto in chiave turistica. ViaggiaTORRI è l’idea di un itinerario che unisce l’interesse storico culturale con la bellezza di queste torri e gli scorci paesaggistici unici.  Alcune semb