L' oro di Napoli



In tempo di feste si sa, si esagera col cibo e soprattutto coi dolci.
Ma la nostra penisola non è tutta pandoro e panettoni. 
Sulle tavole del Sud altre sono le specialità  che “insidiano” il primato dei classici natalizi.
A Napoli, per esempio, ci sono gli “evergreen”: i babà e le sfogliatelle.
Il Babà
Molte sono le storie sulla nascita del Babà. Forse la più simpatica è quella che indica come suo inventore il re Stanislao Leszczynski, suocero di Luigi XV. A causa di una malattia dentale il re non poteva mangiare cibi molto asciutti. E siccome non intendeva rinunciare ai dolci Stanislao pensò allora di ammorbidire con del vino Tokay e dello sciroppo di zucchero  un dolce francese dell’ Alsazia.
i  "babà"
Marisa Laurito cantava “il babà è una cosa seria” ovvero non ci si può improvvisare nel farlo e soprattutto molte, forse troppe, sono le “sue” versioni. Il babà si fa lievitare dentro uno stampo dalla caratteristica forma a "fungo", dopo averlo cotto si fa "riposare" a caldo immerso nel Rhum bianco e nello sciroppo di zucchero, oppure nel Limoncello. Dopo lo si lascia asciugare per poi eventualmente "bagnarlo" quando viene venduto in pasticceria.
C’è chi preferisce gustarlo quasi  asciutto, chi invece molto imbevuto, chi ripieno di crema pasticciera (crema o cioccolato) o di crema chantilly, e chi lo gusta nella versione con frutta: fragole e panna.
A voi la decisione ma…mangiatelo!
Le sfogliatelle
Recenti ricerche dicono che la famosa sfogliatella nasce nel '700 in territorio salernitano e precisamente in un convento della Costiera Amalfitana.
Un giorno in cucina era avanzata della semola ed una suora pensò bene di riciclarla impastandola con frutta secca, zucchero e del limoncello creando così un gustoso ripieno ricoperto da pasta sfoglia e cotta in forno. Solo dopo , un secolo circa, viene per così dire “adottata” da Napoli nelle due versioni: la riccia e la frolla. Esistono delle varianti della sfogliatella come la Coda d'aragosta , una versione della riccia un pò allungata e farcita con crema di cioccolato o chantilly, o anche panna montata. 
La sfogliatella va mangiata calda e spolverata con zucchero a velo. 
Le migliori sfogliatelle (io preferisco la frolla!) le ho mangiate non da Scaturchio, né da Bellavia solo per citare due delle più famose pasticcerie della città, ma da Mary.
la "riccia"
Mary è un chioschetto che si trova dentro la Galleria Umberto passando per Via Roma. Vi suggerisco prima di ritornare a quotidiani gusti di prenderne un vassoio da portare agli amici del Nord.

@PupiParis


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