Il "Piano" sui Sassi
Matera la conosciamo per quest’imbuto diviso a metà e su cui
poggiano i due quartieri dei Sassi.
La piazza è l’inizio di un cammino che porta il visitatore a
toccare con mano la genesi e mutazione della città, dal Medioevo all’attualità.
La
Cattedrale del 1270, recentemente restaurata è l’inizio di
questo itinerario, che si snoda nelle vie del Piano e che offre un colpo
d’occhio mozzafiato sul Sasso Barisano.
Il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.
L’emozione di visitare questo canyon, su cui si arroccano le abitazioni di genti
di una civiltà rupestre è da scoprire.
Visitare i Sassi è come percorrere il
tempo a ritroso, con un tuffo nel Paleolitico per continuare nell’epoca
Normanna e poi Romanica. Il susseguirsi di chiese, cattedrali, cripte, fa di
questo posto un’ampolla mistica nella quale fede e storia si fondono.
Ma Matera non è solo
i “Sassi”.
E’ l’altra faccia di Matera……il “Piano”
Il “Piano” è il salotto da dove si domina questa vista che
mette i brividi.
Credo che sia uno dei belvedere più belli al mondo, specie
al tramonto.
Il “Piano” è la parte nuova della città, nuova si fa per
dire perché è un insieme di case, piazze, chiese di epoca barocca che lasciano
il fiato sospeso.
I vicoli sono un pullulare di botteghe di piccoli artigiani
che sono la linfa vitale di questa parte della città ma un eventuale percorso
non può avere il suo start, se non da Piazza Duomo.
Percorrendo la strada in discesa si trova piazza Sedile,
sede dell’ omonimo palazzo di epoca barocca.
Piazza Sedile è la porta che si apre sugli antichi sassi, il
Barisano a nord e il Caveoso a sud ma procedendo lungo la via San Francesco si
accede alla zona del Piano.
Il percorso è da fare tutto con una cartina e ogni angolo vi
farà penetrare in una dimensione che appartiene ad un altro tempo.
Matera non puoi visitarla con gli occhi e con la testa, ti devi
far guidare, la devi guardare con il cuore.
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Il "Musma" |
Ovviamente segnalo il “Musma”, museo dei Sassi (dove il
tragitto per raggiungerlo è esso stesso museo a cielo aperto) e le innumerevoli
locande dove degustare la cucina tipica materana, povera ma con ricette che
affondano le loro origini nell’antichità.
Anche la ricettività è notevole, soprattutto nei Sassi, dove
alcuni alberghi danno l’opportunità, sulle loro terrazze, di godere di colazioni albeggianti con
panorami pieni di colori e aperitivi crepuscolari romantici.
Da visitare, a cavallo tra Natale e ultimo dell’anno, il
presepe vivente.
Avvenimento che nel contesto dei Sassi, ti catapulta,
nell’epoca della nascita della cristianità, senza paracadute!
Buon Viaggio
@kkkmarano
@kkkmarano
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