La Matera troglodita.
Troppo spesso dimenticata, la Basilicata
è una tra le regioni più affascinanti e ricche di tesori ancora tutti da
scoprire. È la regione del mare, della collina, ma anche e soprattutto della
pietra. Le popolazioni di questi luoghi hanno vinto la lotta con la
sopravvivenza grazie alla loro antica sapienza nell’arte di adattarsi, e
sfruttare tutti i doni dell’ambiente, compresa la roccia.
La roccia è vita, la roccia è arte e
cultura, tradizione e passione, poche parole per descrivere un’eccezionale
città lucana: Matera.
Nata dalla pietra, si impone fiera e
immobile su una valle aspra e ripida, che racconta in ogni suo angolo la storia
degli uomini che ci sono passati. Visitare questa città significa non solo
“fare vacanza”, ma viaggiare attraverso epoche e storie di vita straordinarie,
tutte accomunate dalla presenza della pietra, scavata e lavorata durante i
millenni fino a farla diventare “casa”. Troglodita è colui che abitava le
grotte, ecco perché Matera, la testimone del rapporto più antico che esiste quello
tra uomo e natura, può essere immaginata come città troglodita.
I Sassi raccontano proprio questa
storia; queste grotte sono state per centinaia di anni l’unico riparo per
intere famiglie di contadini, che nella pietra hanno inciso il loro passaggio.
Per capire Matera bisogna camminare tra le sue vie, strette e tortuose, immergendosi
in un’atmosfera sospesa, carica di emozioni passate ma soprattutto bisogna
smettere di pensare ai propri modi di vita e tornare indietro con la mente per
capire la straordinarietà di questa città.
Dopo aver visitato i tanti musei, le
case grotte come quella di Vico Solitario e soprattutto dopo aver fatto qualche
sosta gastronomica per assaggiare le buonissime orecchiette alla materana, si
deve prendere del tempo, farsi forza e camminare.
Non come si fa nelle altre città, per
andare da un monumento all’altro, ma per perdersi, passando da Piazza Vittorio
Veneto, la parte alta e borghese di Matera, scendendo verso il basso
attraversando tutto il rione del Sasso Barisano, arrivando infine a quello del
Sasso Caveoso, il più aspro e selvaggio, più ricco di grotte e antri
abbandonati e ancora da riscoprire.
Fermarsi tra i Sassi ad ammirare il
panorama sulla vallata e il Parco delle Murge ferma il tempo e riporta la mente
a momenti e storie che sembra quasi impossibile siano esistite davvero. Così si
può vivere e percepire la Matera troglodita, usando tutti i nostri cinque sensi
e magari provando proprio a dormire dentro una grotta, grazie alla presenza
nascosta di Hotel che hanno trasformato alcuni Sassi in camere. Qui, anche se con tutte le comodità del caso
certamente non a disposizione degli abitanti dell’epoca, si prova la vera
essenza del dormire nella pietra, toccando con mano ambienti che fanno parte della
storia millenaria di questo incredibile territorio.
Se si vuole vivere un’esperienza magica,
bisogna partire alla scoperta di questa città catartica, lontana dal mondo che
conosciamo ma vicina a tutto, al mare, alla montagna e alle fantastiche terre
di Puglia. Quindi lasciate a casa gli orologi e perdetevi nel labirinto delle
sue strade, ascoltate e assaporate la sua storia e i suoi sapori. Dunque buon
viaggio!
Eleonora Ghiringhelli
Varese
eleonora.ghiringhelli@gmail.com
Commenti
Posta un commento
Grazie per il tuo contributo.