No, non è Rio de Janeiro.
E' tempo di vacanze natalizie e all' italiano medio, privo quest'anno dei consueti cine-panettoni consuma in luoghi lontani e soleggiati, non resta che favoleggiare di questi posti situati dall'altra parte del mondo. Una meta "sempreverde" per gli italiani è il Brasile.
Chi non sogna un bagno sulla spiaggia di Ipanema o godere del panorama
suggestivo dal Monte Corcovado?
E' lì che si trova il Cristo Redentore, una
statua di 38 mt. che con la sua maestosità abbraccia la città di Rio De Janeriro.
Ma…ripensandoci io ho visto tutto questo… e in Italia.
Nei lunghi viaggi fatti in treno per raggiungere la mia Sicilia nei
pressi di Maratea alzavo gli occhi e vedevo sulla cima di un monte una statua
bianca, una figura con le braccia aperte. Mi sono sempre chiesta cosa fosse.
La mia curiosità ha finalmente un nome quando quest’estate in
occasione di un convegno filosofico sono ospite a Maratea.
Maratea è un piccolo pezzetto di Lucania (è la Basilicata, ma a me
piace chiamarla così!) appoggiato sul mare Tirreno, tra la campana Sapri e la
già calabrese Praia a Mare. Arrivata in macchina da Lagonegro, si esce dalla
A3, si prende la statale verso Sapri e si comincia a scendere verso la costa. Ad
ogni curva l’orizzonte diventa sempre più azzurro fino a fondersi con il mare.
Superata
Sapri si procede in direzione Maratea.
Cominciano i tornanti che alternano gli spazi
chiusi, a tu per tu con la roccia, a quelli aperti dove il riverbero del sole
sul mare ti fa chiudere gli occhi. Per fortuna a guidare non sono io.
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Scorcio - Maratea (PZ) |
Maratea
dal greco, dea del mare, appare così: vegetazione lussureggiante con picchi di
rocce che si tuffano in mare. Di tanto in tanto calette di sabbia raggiungibili
da strette scalinate e piccoli centri disposti lungo la costa.
Esiste però un'altra Maratea, quella arroccata in alto, antico
nucleo medievale, 311 mt sul livello del mare, alle pendici del Monte San
Biagio.
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Maratea - Centro Storico |
Per arrivare fin sulla cima sfido la mia paura di strapiombi e
vertigini. La macchina zigzagare sulle curve e ad ogni svolta c’è il vuoto sotto.
Poi si lascia la macchina e si sale su un pulmino che si inerpica su ponti di
pietra e ti porta proprio sotto la statua. Mi sembra di essere una formica,
alzo gli occhi e ciò che vedo non è quello che mi aspetto. Il suo volto non è
quello del Cristo classico ma si presenta come un uomo dai capelli corti, senza
barba, quasi angelo nelle sue forme: leggenda narra che il Conte Rivetti lo abbia
voluto simile a se stesso. Un' altra particolarità è che il Cristo non guarda il panorama ma rivolge il suo sguardo verso la piccola chiesa di San Biagio come a dire guardo l'uomo non la natura che pur ho creato io.
Panorama - Cristo Redentore |
Dopo, il mio sguardo ridiscende e si sposta in avanti. Sovrasto il
porto di Maratea e il mare, e se allungo la mano mi sembra di afferrare le
nuvole. Il Redentore con il suo gesto abbraccia l’aria ma anche la riempie. Da
laggiù qualcuno ci starà guardando.
@PupiParis
@PupiParis
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