La fuga dei cervelli


Lui, Simone Napolitano, trent’anni, cosentino di nascita è uno dei tanti figli del Sud che è dovuto emigrare per dimostrare il suo genio.

Oggi è sotto i riflettori di tutto il mondo scientifico per una serie di studi e scoperte che potrebbero stravolgere tutte le teorie sulla composizione dei liquidi e dei solidi fin ad oggi accertate.
I suoi studi sulla transizione vetrosa gli sono valsi, nei primi giorni di dicembre dell’anno appena trascorso, la pubblicazione delle sue ricerche sulla prestigiosa rivista “Nature” e l’apprezzamento dei gotha scientifici mondiali.
Simone è stato studente modello del liceo scientifico “Scorza” di Cosenza, con percorso universitario alla “Normale” di Pisa e laurea in Scienze dei Materiali.
Due estati passate in California per la specializzazione alla “CalTech” e subito dopo un dottorato di ricerca in Belgio, alla KULeuven (con un’altra italiana, Simona Capponi).
Dottorato terminato in appena due anni, circa la metà di quanto ne richiedeva l’università belga, con l’opportunità di un concorso a cattedra, ovviamente vinto. Essere professore a ventinove anni in una facoltà come quella di Scienze dell’Università Libre di Bruxelles, una tra le più importanti d’Europa, non è sicuramente cosa da poco e senza entrare nel merito scientifico dei suoi studi e delle sue scoperte constatiamo che, anche Simone è un altro dei tanti e talentuosi giovani che ha dato lustro alla propria terra, ma che i cervelli “stanziali”, quelli che ci governano, con il loro disinteresse verso la ricerca e la cultura, hanno messo alla porta.
Noi a Simone diciamo grazie, sperando che in futuro possa avere la possibilità di condurre le sue ricerche in Italia.
Speriamo invece, che i prossimi cervelli in fuga possano essere gli altri!

KKK

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