"I Vattienti"
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Vattiente |
ll rito dei “Vattienti” si svolge ogni anno durante il sabato santo e fa da contorno alla contemporanea processione della Madonna Addolorata, un corteo a capo di cui è posta la lignea statua raffigurante la madre di Cristo.
Il corteo della processione, con la statua della Madonna dell'Addolorata, si snoda per le vie del paese e i “Vattienti” si aggirano tra la folla, battendosi con un pezzo di sughero che prende il nome di "cardo", nel quale sono collocati, bloccati nella cera, 13 pezzettini di vetro che fuoriescono di pochi millimetri.
I “Vattienti” hanno il capo coperto da un panno nero con una corona che lo cinge, ma non ha aculei, è un ramo di "sparaconga", che viene lavorato in modo tale da formare una corona; indossano un paio di pantaloncini corti per lasciare scoperte cosce e gambe.
Ognuno di loro è allacciato con una cordicella alla vita, all'Ecce-Homo (un compagno), che indossa un panno rosso che scende fino alle caviglie.
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La Processione |
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Vattiente |
"Ha luogo a Nocera Terinese, da tempo immemorabile, la "flagellazione" praticata dai fanatici a scioglimento di voti per presunte grazie ottenute. Lo spettacolo che richiama migliaia di persone, è invece uno dei più barbari e incivili e sta a dimostrare la mentalità retrograda degli attori e degli spettatori".
Ma perché la Chiesa aveva questa posizione così intransigente? Uno dei motivi era la scena che i “Vattienti” rubavano al rito religioso, ma i tentativi di delegittimarli fallì più volte. Così per capire meglio questo rito antichissimo e così seguito, ho chiesto a Maria di Nocera T.se (CZ) il perché la fustigazione così crudele possa essere ritenuto un atto di fede. “Anche mio padre si flagella ormai da un bel po’ di anni, lo fa per un voto fatto alla nostra Madonna Addolorata, lo fa perché lo sente nel cuore e nell'anima. Noi, in paese, crediamo molto a questo sacrificio. Chi non ha vissuto questa esperienza non riesce a capirne il significato.”
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La Processione |
Nocera Terinese, nella settimana Santa appartiene ad una diversa' realtà, ad un altro tempo, ad una tradizione antica centinaia e centinaia di anni. Una manifestazione quella del Sabato Santo tra religione e culto pagano che sopravvive ancora oggi in un clima che difficilmente può essere descritto. Bisogna andarci a Nocera Terinese e non solo per i “Vattienti”, bisogna andarci per capire cosa succede in quei giorni ed assistere a tutto il rito che inizia già la sera del venerdì di Pasqua per terminare il Sabato Santo dopo una lunghissima ed estenuante processione per tutto il paese.
Buon viaggio.
@kkkmarano
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