Quando l'economia diventa etica
E la prima volta che ci capita di "sponsorizzare" una struttura, ma lo facciamo volentieri per tutte quelle persone che, come noi, cercano di donare una parte della proprio tempo alla comunità. Conosciamo Aurora e la giovanissima Chiara, emozionante il suo articolo, che ogni giorno donano al prossimo qualcosa che a loro appartiene: un pezzo di vita. Noi da oggi, inauguriamo la "pubblicità etica". Grazie.
KKK
Nel cuore della Sila catanzarese,
dove il cielo è un po’ più vicino, storie di provenienza e tradizioni diverse
s’intrecciano al suono di un annaffiatoio. Ci accoglie un’insegna di legno che
fa da stendardo ai 1500 metri di terra tutt’intorno delimitati dalla
staccionata in stile casa nella prateria. Entriamo nella Fattoria del
Benessere.
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Fattoria del Benessere a Decollatura (CZ) |
Da una prima occhiata capiamo di
non trovarci in una tipica fattoria di campagna, non ci sono animali, non si
avvertono strani odori, non si calpesta fanghiglia o germi di grano, più di
tutto non c’è una grande vecchia casa che troneggia al centro della tenuta.
Eppure la fattoria c’è. C’è una storia
in ogni filo d’erba che cresce lungo il sentiero, c’è una storia nei gradini di
legno che conducono al gazebo, c’è una storia anche in quel grande gazebo
artigianale fatto a mano tegola su tegola che ripara dalla pioggia e dal sole.
Sono storie di uomini e donne che giorno dopo giorno danno un senso al loro
essere un po’ speciali e con semplicità e determinazione si rimboccano le
maniche e si mettono al lavoro. Sono le
storie di chi li guida, di chi insegna loro come si fa. Benessere in Fattoria è
tutto questo e molto di più.

I veri protagonisti sono i
ragazzi che vivono la fattoria conferendole la particolarità che la
contraddistingue, che seminano e raccolgono i frutti del loro duro lavoro, allo
stesso tempo destinatari di un grande progetto e padroni di casa. Si sentono a
loro agio, si muovono con disinvoltura, hanno imparato la manualità propria dei
contadini apprendendola direttamente sul campo: sono diventati risorse
preziose, fondamentali. Alla fine della giornata abbiamo assaporato il gusto di
una semplicità quasi primordiale. L’acqua gelida sulle mani, il sole infuocato
sulle guance, una macchia di vino sulla
maglietta, il nero di una griglia per la carne sulle dita scottate, la terra
sulle scarpe: sono tutti segni di un contatto con la natura che ci educa e
sensibilizza dopo averci emozionato. A Decollatura però non ci si ferma a
questo: si produce un circuito economico. I prodotti realizzati con la fatica,
il lavoro e il sudore nei campi diventeranno altro lavoro e quindi altri
progetti. È l’embrione di quella che è già un’azienda agricola in tutto e per
tutto con la consapevolezza che l’iniziativa economica dovrebbe essere (e la
Costituzione ce lo insegna) orientata a principi solidaristici che pongano al
centro della relazione la persona in quanto tale. L’agricoltura è per
antonomasia attività relazionale! Ed è a questo punto che si esce dalla
dimensione sociale e meramente assistenzialista e una particolare faccia
dell’economia diventa etica, stile di vita, missione civile allo stato puro
perché, come qualcuno suggerisce , non si dovrebbe parlare di diversamente
abili ma semplicemente di abilità diverse.
Chiara Sirianni http://scattidinchiostro.wordpress.com
Foto di : Antonio Guarasci
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