Incontri ravvicinati di...tipo bronzeo!
Esterno del Museo |
L’incipit del mio primo post dell’anno su Instagram recita:
<< #2014, un anno di cultura per la Calabria>>. Su questo annoso argomento, la Calabria e in generale
tutto il meridione, potrebbero generare un festival delle occasioni perdute.
Ma le occasioni si fanno sempre più rade e quest’anno è fatidico, credo che sia
proprio l’ultima possibilità.
La visita al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
mi ha consegnato certezze da questo punto di vista. I Bronzi ritrovati nei
fondali del mare di Riace potranno e dovranno essere i catalizzatori per
giocarsi fino in fondo quest’ultima chance. Rivedere i due guerrieri è un’
emozione sempre molto intensa, dirompente, che ti fa scivolare in quella
dimensione parallela che è motore della
nostra emotività: la fantasia. Sono degnamente posizionati nella grande sala
del Museo accompagnati da altre due opere importantissime: la Testa del Filosofo e la Testa di Basilea, reperti
riaffiorati da un relitto nel mare di Porticello (RC), anche loro testimonianza
della meravigliosa civiltà greca.
L’accurato restauro effettuato da un’equipe di studiosi e
tecnici di grande levatura scientifica, con i più evoluti strumenti
tecnologici, ha permesso di riformulare le teorie sulla loro provenienza e
soprattutto sulla loro realizzazione. Esami approfonditi hanno consentito di
effettuare lavori conservativi mirati e la loro collocazione su basi di marmo
di Carrara, dotata di meccanismi antisismici studiati dall’Enea, ne assicura
l’ancoraggio a terra. L’ambiente è sterile, temperatura e umidità
controllate elettronicamente, si entra a gruppi di venti persone dopo che si è
passati attraverso una camera di sterilizzazione. Ancora prima, l’attesa è
allietata da un ottimo video-documentario proiettato su due schermi sulla storia
dei Bronzi da quel lontano 1972 ad oggi, ripercorrendo viaggi, traslochi e
restauri.
Credo e spero che il Museo Archeologico di Reggio Calabria
sia la loro casa definitiva, a dispetto
di alcuni che tentano di lucrare sulla loro fama, di farne icone pubblicitarie,
globetrotter in giro per il mondo al solo scopo di far appuntare medagliette al petto di scaltri burocrati e politici interessati più che altro alla loro visibilità.
<<Sono quelle facce di bronzo>>,
come recita Lella nel suo precedente post, che non hanno ben capito che la
cultura non può essere oggetto di alcuno scambio. I Bronzi si devono visitare in questo Museo a pochi chilometri
dove sono stati ritrovati, a pochi chilometri dove erano (forse) stati
destinati, innestati nel loro habitat, i Bronzi
sono testimonial unici di questa terra ricchissima di opere e questo Museo ne è il custode.
A proposito, l’entrata è a pagamento (€ 5) e libera per i
bambini, gli orari di ingresso, dalle 9,30 alle 19,00 di ogni giorno ed è vietato
rubare immagini, ma credetemi non ce n’è bisogno. Il loro portamento fiero, la
fisicità perfetta e la loro bellezza rimarranno impresse nella vostra mente
come un marchio a fuoco sulla pelle.
Il marchio della storia e della cultura. Lasciatevi
marchiare, visitateli!
KKK
@kkkmarano
Ottimo!!! ben tornati...
RispondiEliminaDavid