Il pugno nello stomaco.

Ho sempre pensato alla Sicilia come terra ricca d'arte e cultura, scrigno di tesori e di fenomenali tracce di antiche civiltà. Fenici, Greci, Cartaginesi e poi Romani, Arabi, Spagnoli. Tutti hanno attraccato su queste coste, tutti hanno invaso, depredato e razziato, ma tutti hanno anche donato a questa terra cultura e civiltà. Ma il 1968 un lembo di questo meraviglioso territorio, la Valle del Belice , è stata attaccata dal peggiore degli invasori, quello che non fa differenze, non discrimina, colpisce tutto quello che giace sulla crosta terrestre, con potenza distruttiva. Il Belice sconvolto dal terribile sisma, venne ferito a morte e paesi come Gibellina (TP), distrutti, rischiando di gettare nell'oblio la storia di quel popolo. Fu come un pugno nello stomaco, un colpo che blocca il respiro, che ferma il tempo, che rende gli uomini inermi, che ne toglie l'aria vitale. Non fu, però, un colpo definitivo, Gibellina e i suoi abitanti si ribellarono allo strap...