La "Maria" delle Armi.

Lo spirito non è un dono ma una conquista”. Claude Adrien Helvetius
E’ questo il senso del pensiero passato per la mia mente e forse per quella di tanti altri viaggiatori quando si giunge qui.  
Attoniti, quasi sgomenti per la forza dello spirito aggrappato su questa roccia, la tranquillità che infonde questo verde sfolgorante, in cascate di sfumature che disegnano un’impronta di natura a tratti esuberante, con l’azzurro di un cielo che impone serenità. Qui ha vinto lo spirito. La misticità di questo luogo permea l’anima più scettica, la tarla. E’ un’esperienza unica salire su queste montagne, primo baluardo di un massiccio roccioso nato da chissà quale esplosione di forza.  E’ sua maestà il “Pollino”. E’ il santuario della Madonna delle armi e questa la sua storia…

Il Santuario di Santa Maria delle Armi (XV-XVI secolo), testimonianza significativa di arte rinascimentale, tra i più pregevoli complessi monumentali di origine medievale della Calabria, si trova nel territorio di Cerchiara di Calabria (CS) alle pendici del monte Sellaro a 1015 metri.
Questo è un sito già anticamente dedicato al culto, come ad esempio provano i reperti risalenti al X secolo che sono stati rinvenuti in grotte rupestri del monte Sellaro.
L’antica leggenda vuole che nel 1450 alcuni cacciatori di Rossano videro una cerva infilarsi in una piccola grotta del monte Sellaro. Giunti al suo interno non videro più la cerva ma due icone lignee raffiguranti i Santi evangelisti.
I cacciatori, meravigliati del prodigio, portarono le tavolette nella loro città, a Rossano.
Qui però le tavolette sparirono ripetutamente per essere poi sempre ritrovate nel luogo del loro rinvenimento.
Si decise quindi di edificare una piccola cappella che le custodisse. Durante i lavori, un fabbro indispettito da una pietra ovale, inservibile al suo scopo, la quale gli capitava sempre tra le mani, la ruppe con un colpo deciso.
Questa si aprì in due: da un lato l’immagine della Madonna con il Bambino e dall’altra San Giovanni Battista. La prima è custodita gelosamente all’interno della chiesa, l’altra fu trafugata e, secondo una tradizione, trasportata a Malta.
Tutto il complesso, si presenta come un insieme di edifici allineati, sovrastati dalle rupi, collegati tra loro, ed alla fine il Santuario della Madonna delle Armi.

Il termine delle armi, deriva dal vocabolo greco armòs (fenditura, incastro, giuntura, apertura), forse per la presenza di grotte nell’area o per il fatto che è incassato nelle fenditure del monte; anche se altre fonti attribuiscono l’origine della denominazione all’antico Monastero delle Monache Basiliane, che portava il titolo di Santa Maria delle Marmi.


Il complesso architettonico, scavato in parte nella roccia, ingloba al suo interno la grotta che custodisce, conservato in una teca d’argento, il miracoloso graffito su pietra scura raffigurante la Madonna con il Bambino realizzato alla maniera bizantina oltre ad interessanti opere d’arte e argenterie barocche.
Luogo di preghiera e meditazione, da secoli meta di sentiti pellegrinaggi, il maestoso complesso inserito nella roccia della montagna lascia davvero senza parole per la sua sontuosità e per l’affascinante scenario nel quale è immerso.
La festa religiosa della Madonna delle Armi cade il 25 aprile
”. Via : www.dailyshow.it
Lo spirito sia sempre con voi!
Buon Viaggio.
@kkkmarano


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