Ode al Passito.


Il sorseggiare di questo antico vino porta con sé profumi speziati, ricordi lontani, di una terra dove da tempo immemorabile si coltiva la vite con metodi di fenicia usanza. E questa pianta dal succo degli dei, abbarbicata su queste rocce, di un lembo di terra persa in mezzo al mare, simbolo di una tradizione millenaria che si innova, ci regala eccelsi profumi e sapori. Da poco l'Unesco ha decretato patrimonio dell'umanità le metodologie della coltivazione della vite in quest'isola. E noi (con il supporto di Rosarita Berardi) abbiamo onorato questo vino in una straordinaria serata calabrese.

Al passito di Pantelleria

Il tintinnio del vetro – pur se vetro non è...
Il mescere denso del sangue – pur se vermiglio non è...
Forse un antico e venusto vitigno riportato alla luce di un sole futuribile...
Forse fra frasche d’ombra, pieghe morbide di gonne che ondeggiano su caviglie nude...



Sento il tintinnio del vetro – ancora – accarezzare consolatorio le gole, le fronti... che ancora han da asciugarsi le lacrime di sudore.

Scritta e recitata da @RosaritaBerardi


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