Carpino Folk Festival – Damatira XX^ Edizione
“Eccoci pronti, anche quest’anno, per far rivivere
uno dei più bei momenti aggregativi d'Italia che da vent'anni si dà
appuntamento, ad Agosto, alla grande festa del Carpino Folk Festival”.
Così
il Presidente dell'Associazione Culturale Carpino Folk Festival Mario Pasquale
Di Viesti ha annunciato il programma completo del Carpino Folk Festival 2015 su
facebook raggiungendo in un solo week end ben oltre 50mila visualizzazioni. “La
ventesima edizione è un appuntamento straordinario per la nostra manifestazione,
che genera una forte aspettativa nel pubblico che ci segue. Come sempre, grande
è stato l'impegno profuso e, personalmente, sono molto soddisfatto del
risultato. Le difficoltà, tuttavia, persistono e tutti i giorni si sente di
festival che si arrendono alle criticità, alle difficoltà economiche, alle voci
"nonsense". Anche per questo, essere riusciti a dare continuità alla
nostra manifestazione, cercando al contempo di mantenere elevata l’offerta culturale,
è motivo di forte soddisfazione per tutta l’Associazione culturale Carpino Folk
Festival. Ringrazio la Regione Puglia, il Gal Gargano, il Parco Nazionale del
Gargano e il Comune di Carpino per aver riconfermato la fiducia nella nostra
ambizione di rompere la catena di provincialismo e far vedere un Gargano
diverso con una programmazione culturale composta da 19 performance con 4
gruppi internazionali, di cui 15 nel centro storico di Carpino e tutte
incentrate su Damatira [la forma messapica della dea Demetra], la "Madre Terra",
simbolo della Natura che, nella sua qualità eterna, ha dato vita all'umanità e
che ècapace di rigenerarsi sempre, in ogni avversità. «Carpino
Folk Festival – Damatira» è il nostro modo per ricordare un amico
che l'anno scorso era con noi ad organizzare il festival e a preparare
l'accoglienza di quanti poi ci seguirono nella serata organizzata presso la sua
masseria.
Damatira, quindi, per ricordare NON la sua tragedia (avvenuta
coll’alluvione che colpì il Gargano lo scorso mese di settembre), ma il suo
stato di armonia dato dal suo particolare rapporto con la natura e, quindi,
invocare l'inizio di un nuovo ciclo di vita per il nostro mondo fondato su
nuovi modelli di economia e di sviluppo, nuovi stili di vita che possano
segnare la strada verso scelte migliori per la nostra salute e per quella del
Pianeta. “Dedicandolo a Damatira, il
Carpino Folk Festival ha inteso caratterizzare il suo ventennale con una forte prevalenza della
componente femminile in tutte le performance
proposte, abbracciando diverse discipline artistiche: dallo storytelling,
valorizzando il patrimonio culturale e
naturalistico a bordo dei treni delle Ferrovie del Gargano, all'arte del teatro civile e popolare, alla musica nelle sue
varianti legate alla popular
music e musica tradizionale (folk e etnica) e quindi alla world music”. Per
il direttore artistico Luciano Castelluccia “nel Carpino Folk Festival Damatira
non esiste il dualismo fra cultura e spettacolo. La programmazione della
ventesima edizione del Carpino Folk Festival è concepita come una storia da
vivere insieme intorno ad una passione condivisa con lo spettatore che diventa
così, a sua volta, attore protagonista sul grande palcoscenico ricco di luoghi,
paesaggi, storia, cultura, arte, tradizioni, agricoltura, enogastronomia Si
parte con Cantar Viaggiando, la sezione del festival che si svolge sui treni
delle Ferrovie del Gargano che, da mezzo di trasporto, diventano palcoscenico
grazie agli storytellers:
GIANFRANCO PIEMONTESE, con
l'accompagnamento dell’arpa di GIULIANA DE DONNO, propone
"Il Gargano nelle impressioni di una viaggiatrice statunitense degli anni Venti:
Katharine Hooker"; la professoressa dell'Università di Foggia PATRIZIA
RESTA, con l'accompagnamento musicale del QUINTANA ENSEMBLE,
propone "Il ciclo della vita e i rituali di passaggio"; il
giornalista GIANNI LANNES, accompagnato da REDI HASA e MARIA MAZZOTTA,
ci parla del "Gargano: la madre terra daunia"; infine NICOLA
GIULIANO e il progetto “Damatira Dub” di ELENA RUZZA e MATTEO CANTAMESSA
per informarci su "La magna mater e la Daunia". Dal
5 Agosto le tappe di Cantar Viaggiando arrivano nel centro storico di Carpino
dove, sotto la direzione scientifica di Salvatore Villani, avremo
la presentazione del libro ROBERTO LEYDI E IL “SENTITE BUONA GENTE”
con Domenico Ferraro (autore - docente Università di Roma) e
Maurizio Agamennone (docente Università di Firenze), quindi
la proiezione dei filmati del 1967 (Cantori di Carpino e musici terapeuti di
Nardò).
Nella
stessa serata studiosi ed etnomusicologi daranno luogo alla CONFERENZA
“IL CULTO DELLA MADRE TERRA NELLA CAPITANATA”. Quindi i concerti
della tradizione: GIOVANNA STIFANI interpreta
Luigi Stifani (Mesciu Gigi), accompagnata da Antonio Stifani; LE
CANTATRICI DI ISCHITELLA in Matre del Creator; ANGELA
DELL'AQUILA in canti della tradizione albanese d'Italia, Albania e
Kossovo; MARIELLA BRINDISI accompagnata da Mario Mancini in canti della
Valle del Fortore; I SUONATORI DELLA VALLE DEL SAVENA:
Dina Staro, le donne, il violino e la danza dell’Appeninno bolognese. Prima e
durate, il CONCORSO VIDEOMAKER per l'assegnazione del Premio Rocco Draicchio
e i CORSI DEL FESTIVAL: Tamburello, Canto e Chitarra Battente, Tarantella e Scherma
di Carpino, Antropologia e balli dell'Appennino Bolognese. Il 6 agosto lo
spettacolo teatrale CATERINA PONTRANDOLFO -“Cantar
per terre” (Tessitura di voci e canti delle donne d’Arneo). Il 7 agosto
per ascoltare il suono cupo ecoinvolgente della tradizione dei BUFU’
DI SEPINO, la brasiliana ROSALIA DE SOUZA e il
progetto A SUD DEL MONDO di GIULIANA DE DONNO, MASSIMO CUSATO, RAFFAELLO
SIMEONI; l'8 agosto le FARAUALLA,
le TRIACE, le Yemenite A-WA. Il finale con
l'african jazzy soul dei GASANDJI, la spagnola AMPARO SANCHEZ e
in
chiusura i CANTORI DI CARPINO”.
Un festival tutto
da vivere, dal 3 al 9 Agosto in Puglia, con l'obiettivo ambizioso di promuovere
la cultura per tutti e il turismo culturale.
Domenico Sergio
Antonacci
Responsabile Marketing
@CarpinoFolkFest
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