Il ritorno del fattore "I".


Ricordo benissimo le tre parole che hanno contraddistinto la mia invasione digitale dello scorso anno ad Acerenthia (KR). AzIone, interazIone, collaborazIone. Parole marchiate nella mia mente e su un post che è stato il tassello più importante di un mosaico che ha rappresentato l'effigie della promozione culturale celebrata dal basso. Oggi ho di nuovo ripercorso quel rituale, diventato legame ancor più saldo con quel tipo di visione. Sono, da poco, Ambassador di Invasioni Digitali in Calabria, ma rimango sempre un invasore, invasori di luoghi per #liberarelacultura. Il 28 febbraio, a Trebisacce (CS) con il prezioso supporto di Rossana Turi (Ambassador Puglia), abbiamo, con l'aiuto di Luigi e Grazia di Startup Calabria, promosso una giornata formativa in questa regione. La Calabria è il luogo dove manca la connessione tra patrimonio e promozione culturale , ma paradossalmente l'offerta che  può mettere sul piatto da questo punto di vista è  straordinariamente vasta e rilevante. "In Calabria ogni sasso racconta una storia". E da qui siamo partiti, da questa constatazione e come dice Rossana dal capitale umano. A Trebisacce è stato proprio quel capitale a fare la differenza. Attento, presente ed in ascolto su quei temi che possono essere l' unica possibilità di rinascita di questi territori e queste comunità. Si è rialzata la testa, oltre quello spesso ed impalpabile velo che cela, nell'immobilismo e indifferenza generale, l'immenso valore storico, culturale, umano. Si è discusso, proposto, progettato per un unico scopo, senza localismi, né individualismi, tutto tracciato su un'unica linea orizzontale di condivisione, fondamento di un vero intento di cambiamento. La Calabria nel 2014 ha prodotto 11 invasioni, ben poca cosa numericamente,  ma nel contenuto ancor di meno, se si pensa che siti come Sibari (CS), Caulonia (RC) o Nardodipace (VV) sono rimasti sconosciuti a questo straordinario circuito. Dal 24 aprile al 3 maggio riscriviamo una nuova storia, con pagine che non contemplino più l'indifferenza verso questo immenso patrimonio.

Invadiamo la Calabria, invadiamo per liberare noi stessi da quella spessa coltre che per troppo tempo ha offuscato le nostre menti, ovattato la nostra meraviglia. Rialziamo la testa e guardiamo negli occhi il futuro.  Facciamolo insieme e coinvolgiamo più persone possibili, soprattutto le scuole, rendiamo invasori gli studenti, liberiamo la loro fantasia, la loro curiosità in percorsi con scopi ludici e didattici, con l'impegno di docenti e dirigenti. I ragazzi sono già proiettati in quel futuro che noi non riusciamo a guardare negli occhi, loro hanno un passo in più sulla strada digitale. Loro sono il filo che ci collega a quel futuro di cui abbiamo bisogno e che vuol dire rinascita. Spero di partecipare a questo sogno, con tutti voi, magari con qualche sorpresa pirotecnica, di quelle che strozzano il fiato in gola, di quelle di cui siamo capaci proprio quando sembra sia tutto perduto.
Buona Invasione a tutti.
@kkkmarano

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