Caulonia, borgo medievale. (Dalla Russia con Amore)



Per le vie di Caulonia

L'inglese Lear, viaggiatore a piedi, nel 1847 così la descrive: "Vi sono molte belle vedute di Castelvetere, che ha qualcosa di grandioso e classico, da qualunque lato si guardi".
Caulonia con la veduta di Palazzo Asciutti

Di Caulonia (RC), come di molti altri centri calabresi importanti, non ci sono molte testimonianze storiche. Sulle sue origini sono state elaborate svariate teorie. La più accreditata racconta il trasferimento di una parte della popolazione dell’antica Kaulon, che in epoca tardo romana scelse come sede il sito attuale chiamandola Castrum Vetus. Conosciuta nel medioevo come Castelvetere nel 1863 cambia il suo nome in Caulonia.
Adagiata su una roccia dall'alto della collina si affaccia sul mare Jonio, la sua posizione distante dal mare è legata ad esigenze difensive e di controllo della vallata. Da entrambe le parti viene abbracciata da due fiumi: l'Amusa e l'Allaro, che nel periodo greco era denominato Sagra. Essi sono alimentati da sorgenti che si trovano nelle Serre e sfociano nel mare Jonio, attraversando nel loro corso ambienti naturalistici di rara bellezza e ambienti di notevole interesse perché testimonianze di un ricco patrimonio culturale.
Scorci medievali

 Il centro storico presenta le inequivocabili caratteristiche di un borgo medievale. Il castello fortificato, di cui a sono rimasti solamente pochi ruderi, di origine bizantina o normanna, collocato nella parte più alta dell’abitato domina tutto il paese e con le mura di cinta e quattro porte, tutt'ora in un buono stato di conservazione, costituivano il sistema di protezione della cittadina.
Suggestivi vicoli stretti del centro storico insieme con gli archi, scalette e larghi presentano un originale impianto architettonico tipico di una città medievale. La più importante via Niutta, lastricata con delle grande pietre grigie, si snoda nel paese collegando i suoi punti più importanti: parte dalla piazza di Bellavista, che vanta un panorama mozzafiato verso la vallata, arriva in piazza Mese, una grande piazza al centro del paese che costituisce fino ad ora il suo cuore pulsante. 
Piazza Mese in notturna
 Da cornice alla piazza fanno i palazzi signorili, la chiesa Matrice con la torre campanaria, la chiesa di S. Maria dei Minniti con la sua facciata riccamente decorata nello stile tardo-barocco. La via porta sul punto più alto del paese, il Baglio con accanto alcuni resti del castello Medievale.
Dalle numerose chiese, che Caulonia vantava ancora secolo scorso, ne sono rimaste soltanto alcune: merita una visita approfondita la chiesa Matrice di S.Maria Assunta che esternamente presenta una composizione di tipo medievale. 
Chiesa del SS.Rosario

Di particolare interesse è il sarcofago rinascimentale di Giacomo di Caraffa morto nel 1489, scolpito nel marmo bianco. La chiesa del SS. Rosario, che anticamente faceva parte del convento di PP. Domenicani, elegantemente decorata al suo interno e la chiesa dell'Immacolata, riccamente impreziosita con degli stucchi e con gli altari di marmo policromo in stile barocco.
Chiesa San Zaccaria nuova

Non lontano dalla Piazza Seggio, nella parte bassa del paese, che anticamente veniva chiamata “judeca” si trova di particolare interesse un affresco bizantino che nei suoi primordi faceva parte della vecchia chiesa di San Zaccaria, una delle più antiche del paese, costruita prima del 1200 di rito greco. Della chiesa distrutta dal terremoto si è preservata una abside con l’affresco rappresentante la Deesis con il Cristo Pantacrator benedicente.
A testimoniare il passato glorioso della città di Caulonia, nel centro storico sono presenti numerosi palazzi gentilizi con i loro portali in pietra lavorati e riccamente decorati con gli stemmi sovrastanti e balconi in ferro battuto che ricordano il benessere socio-economico di cui godeva il paese nel secoli passati.
Processione del sabato Santo

Inoltre dobbiamo ricordare la ricchezza delle tradizioni religiose che fino ad ora si sono preservate a Caulonia: la Settimana Santa con il suggestivo rito di Caracollo di Sabato Santo, la festa patronale di Sant'Ilario con lungo pellegrinaggio fino al convento del Santo. Durante le festività natalizie è molto seguita la tradizione della visita ai presepi il più importante dei quali é quello elettromeccanico allestito nella nuova chiesa di San Zaccaria.


Kristina Chimanskaia.
Caulonia (RC)
info.ricompany@gmail.com 
Ringraziamo per le foto E. Sansalone

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