Ferrosi Silenzi.

La stazione di Moccone Faceva freddo lunedì scorso (29/12), molto freddo. Il termometro in città era posizionato sui 2/3°, ma qualche schizzo di luce solare, che faceva capolino tra minacciose e grigiastre coltri di nuvole mi avevano messo la voglia di far un salto in Sila. Da Cosenza quei raggi rimbalzavano indietro, irradiando la città, ripudiati dalla candida coperta che avvolgeva l’altopiano. Era la prima e consistente nevicata in Sila. Non ci ho pensato un attimo e con un’idea ben precisa ho valicato Fago del Soldato, dove il manto bianco superava abbondantemente i 20 cm. Moccone 1^ tappa. Assaggio di neve fresca, bevuta di gelida acqua alla fontana e immediato all’udito, un felpato silenzio mi ha spinto all’interno della stazione ferroviaria di Moccone. Il sapore ovattato di quella vista, quasi diventava fastidioso o forse, più coscientemente, lo era l’assoluto silenzio e abbandono di quel posto. Un deserto bianco, straordinario e allo stesso tempo tragico...